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Alberto Zaccheroni si presenta in conferenza stampa più combattivo del solito e affronta alcune disamine che crede ingiuste nei suoi confronti. "Leggo sempre tutti i giornali prima di andare a dormire e vedo ogni tanto delle...
Alberto Zaccheroni si presenta in conferenza stampa più combattivo del solito e affronta alcune disamine che crede ingiuste nei suoi confronti. "Leggo sempre tutti i giornali prima di andare a dormire e vedo ogni tanto delle inesattezze. Intanto non è vero che ho esordito con il Cagliari in serie A, ma con l'Udinese a Cagliari. Poi ci tengo a sottolineare che non mi sento più cattivo di altri che mi hanno preceduto al Torino. Brevi non l'ho mai tenuto a margine, quando sono arrivato era squalificato e poi ha avuto problemi fisici. Finora ho utilizzato 22 giocatori su 29, mi sembra un buon numero, ma lo sapete anche voi che in campo si va solo in undici, chi non capisce di calcio pensa che si giochi con più elementi. Io al Toro ci tengo tantissimo e ripeto: non ci sono problemi nel nostro interno". Per non perdere il vezzo della polemica, allora come ha preso le parole di Fiore dopo la partita contro il Cagliari? "Non ero in sala stampa e non so cos'abbia detto, può essere che ci siano state anche delle forzature a proposito. Io non gli ho chiesto nulla è il giocatore stesso che è venuto a chiarire. Vi ricordo che il mio rapporto con la mia squadra è improntato proprio sulla massima chiarezza. Non sempre è possibile collocare i giocatori dove loro vorrebbero. Fiore è un centrocampista più offensivo ed è portato ad attaccare maggiormente rispetto ad altri". In pratica Fiore agisce da classico numero dieci? "Nel mio vocabolario non esiste la parola fantasista, ci sono centrocampisti più o meno offensivi. In questo momento sto raccogliendo più informazioni possibili sui miei giocatori, in base alle conoscenze che ottengo posso modificare il modulo. La tattica resta una coperta corta, per cui se le cose non funzionano come dovrebbero è chiaro che bisogna cambiare qualcosa". Ha già deciso la formazione per domani? "Mi prendo sempre tempo, diciamo che al 99,9% ho già deciso, ma tengo per me le scelte. Muzzi? Solo dopo l'allenamento si vedrà. Ad ogni modo ci tengo ai miei giocatori e li convoco solo se stanno bene, sui malanni di natura muscolare non rischio. Se Muzzi viene convocato è perchè sta bene".Cambierà lo schema della Fiorentina giocando con Montolivo?"Giocherà meno in verticale, ma con tre attaccanti e Liverani verticalizzerà comunque. Più o meno la Fiorentina gioca in modo simile al Cagliari. Mi aspetto in campo Jorgensen e Santana, che sono due giocatori dalle caratteristiche offensive, che sanno accorciare e rientrare molto bene. Ho avuto Jorgensen con me all'Udinese e giocava nella posizione che occupa adesso Pancaro. La Fiorentina opta per un 3-4-3, dove nell'ultima partita, quella contro la Reggina, si inseriva meglio Blasi". Considera la squadra di Prandelli l'avversaria più forte da incontrare in questo momento? "Se è quella vista contro la Reggina sì, ma anche l'Udinese ha un ottimo organico, sicuramente sono due tra le squadre più equilibrate". E' possibile vedere Cioffi marcare Toni? "Non ho ancora deciso, comunque Cioffi è in grado di giocare, ha recuperato. Per fermare un attaccante come Toni bisogna soprattutto fare in modo che gli arrivino pochi palloni giocabili".Le piacerebbe avere in organico gente come Jorgensen e Santana? "Io non presso mai il presidente perchè mi acquisti dei giocatori, anche se posso dare qualche consiglio. Ho sempre lavorato sul materiale a disposizione cercando di valorizzarlo al meglio". Quando si vedrà la valorizzazione di Oguro?"Ha già giocato, per cui lo tengo in considerazione, al momento il maggior problema è di carattere comunicativo. Ad ogni modo Oguro non è un ragazzino che deve ancora imparare, sta facendo bene, lo considero alla pari di tutti gli attaccanti che ho a disposizione". Un pareggio domani sera sarebbe positivo? "In partenza non è mai accettabile un pari. Poi si vedrà". Il problema del Toro è quello di segnare poco. "Se fossimo nel girone di ritorno mi preoccuperei, ma adesso ho ancora del lavoro da fare. Carenze in attacco li ha anche il Milan. Oltretutto non esiste mai un problema legato ad un solo reparto, Il calcio è un gioco di squadra che ha dei momenti individuali. Io non analizzo mai solo l'ultima partita giocata, ma anche quelle precedenti. Sono come l'ultras che di ogni giocatore conosce tutto il suo storico". Come affronterete la Fiorentina? "Dobbiamo fare massima attenzione ai punti forti dei viola, tenere la squadra più corta possibile e sbagliare il meno possibile, cercare gli spazi giusti, spesso a Cagliari abbiamo portato palla dove non ce n'erano. E' possibile vedere giocare in casa qualche volta Abbruscato a fianco di Stellone? "Sì, anche se sono due prime punte e giocano più per il gol che per la squadra. Abbruscato deve riprendere fiducia in se stesso giocando e segnando, è l'unica medicina". Konan che caratteristiche ha? "E' una punta, ma ha un gioco più simile a quello di Rosina, mentre Lazetic, ad esempio, è più esterno che centrale, offensivo e lavora molto sulle accelerazioni".
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