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E' sereno e tranquillo alla vigilia dell'incontro, probabilmente decisivo per le sorti della sua panchina, il mister Zaccheroni. "Vedo impegno da parte di tutti, ma non considerate la partita del giovedì come un test...
"E' sereno e tranquillo alla vigilia dell'incontro, probabilmente decisivo per le sorti della sua panchina, il mister Zaccheroni. "Vedo impegno da parte di tutti, ma non considerate la partita del giovedì come un test eccessivamente attendibile. Nelle amichevoli si provano tante cose e ci si arriva dal doppio allenamento del mercoledì. Dipende da chi va in campo, chi è più o meno motivato, più dinamico o veloce", afferma il maestro di Cesenatico. Zac, si ha l'impressione, si lascia scivolare le cose addosso e forse è l'atteggiamento più giusto in questo momento sicuramente difficile.
"Riguardo alla domanda: come sta lei (indirizzata direttamente al tecnico) tergiversa preferendo parlare della squadra.
""Ci stiamo allenando bene, anche fisicamente posso dire che siamo discretamente in forma".
"Come ha preso la contestazione di mercoledì?
""Non è la prima volta che succede, se i risultati non gratificano la gente protesta. In fondo non è capitato nulla di pericoloso, ne prendiamo atto. Sono spiaciuto anch'io della classifica che abbiamo. Ad ogni modo dico che dobbiamo restare tutti compatti, la società, la squadra, l'ambiente esterno. In campo ci va il Toro, non il singolo. La voglia di fare bene c'è. Ci serve fare dei risultati positivi per raggiungere non solo la miglior condizione fisica, ma anche nervosa".
"Questi ragionamenti si sentono tutte le settimane, purtroppo però le giornate passano e il Toro deve ancora trovare la sua identità.
""Serve distinguere la classifica dal comportamento della squadra. Se il campionato fosse iniziato solo da sei giornate non ci sarebbe nulla da contestare, perchè nelle ultime partite siamo andati meglio rispetto alle prime cinque, in cui abbiamo fatto solo due punti e il collettivo non era andato bene. La classifica è questa, però va anche sottolineato che non esistono squadre che hanno un comportamento costante nell'arco di un campionato".
"Pensa che forse c'erano troppe aspettative verso questo organico, tralasciando che in fondo il Toro è una squadra neopromossa?
""Vedo la stessa situazione che visse la Fiorentina al suo ritorno in serie A, dove partirono male, anche perchè arrivarono all'ultimo alcuni giocatori nuovi da integrare nell'organico. C'erano infatti troppe aspettative e questo faceva aumentare la tensione. L'errore successivo della squadra toscana fu quello di confidare troppo nel mercato di gennaio, dove acquistarono altri giocatori. A gennaio serve fare solo dei correttivi nei reparti più deficitari". (Zac con queste parole lascia intendere che sul mercato di riparazione non occorre fare follie).
"Cosa deve fare la squadra ora?
""Ha bisogno di crescere come gruppo, anche perchè non ci sono giocatori che da soli possano cambiare le sorti di una partita. Io devo mandare in campo gente serena".
"Il problema è che si segna poco.
""Sì, anche se va valutato che di occasioni ne creiamo molte. Ad esempio domenica contro il Palermo alla fine del primo tempo ho contato il palo di Rosina, due fuorigioco inesistenti fischiati a Stellone, altri due tiri di Rosina, un'altra palla di Comotto, due tiri di Barone e Fiore da fuori area. Penso che sia anche un problema di testa. Se Abbruscato avesse segnato subito alla prima giornata probabilmente ora sarebbe ai livelli di Riganò. Devo gestire questi momenti e non posso calcare troppo la mano su questi aspetti, perchè altrimenti succede che i giocatori alla fine pensano solo ai propri errori".
"Non pensa che forse sarebbe il caso di far rifiatare alcuni giocatori blasonati, come Fiore e Pancaro, che sono stati i più bersagliati dalla contestazione dei tifosi?
""Qualche giocatore deve giocare per trovare la condizione, anche psicologica. Io dei singoli non parlo mai. Ad ogni modo i due giocatori non mi sembrano poco sereni e Fiore è realmente dispiaciuto perche vorrebbe dare di più. In fondo contro il Messina non sono andati male, anzi. Poi ogni tifoso ha le sue preferenze, compresi i giocatori che sopportano meno".
"Si è convinto però che i tifosi vorrebbero vedere più grinta da parte dei giocatori?
""Sì, è vero, il nostro campionato dovrebbe distinguersi per grinta e generosità, aiutare il compagno che non è al meglio della forma. Ma io sono abituato ad analizzare la situazione più a lungo termine, non solo sull'ultima partita o settimana di allenamento. Questa è una squadra che non ha mai mollato, altrimenti non sarebbe la mia squadra. Sull'impegno garantisco io".
"Domani il Toro è atteso da una partita che non deve fallire. Lei si sente in discussione?
""Rispetto a domani no, sento che devo far crescere più velocemente la squadra e sotto questo punto di vista non cerco scuse. Cerco di tirare fuori il meglio dai giocatori , non solo tatticamente, ma anche psicologicamente. In questo momento la squadra risente più che dela tattica dell'aspetto mentale. Sono convinto di raggiungere l'obiettivo prefissato con il presidente, di arrivare oltre alla soglia della salvezza. Non sono però abile a raggiungere i risultati finali in pochi mesi".
"Lei non ha l'abitudine di prendere una squadra in corsa.
""E' vero, ma al Toro non ho potuto dire di no, sia per i progetti futuri che per la sua storia che mi ha sempre affascinato. Ho deciso in un giorno quando Cairo mi ha contattato. Il mio desiderio è quello di gettare le basi per stabilizzare prima il Toro in A e in seguito portarlo ai livelli che gli competono. La tifoseria deve tornare ad essere orgogliosa di questa squadra. Ricordo che i giocatori sono uomini e hanno bisogno di sostegno per dare il massimo".
"Come mai non si è deciso per il ritiro anticipato?
""I giocatori sentono il momento, sanno da soli che devono vincere, per questo abbiamo deciso che non era il caso di fare il ritiro. Meglio lasciarli a casa con le famiglie".
"Cosa pensa della Sampdoria?
""E' la squadra di sempre, solida, tenace, sa tenere bene il campo, cambia poco rispetto alle gare interne ed esterne. Ha una buona ossatura costante da tempo, come Falcone, Sala, Palombo, Volpi. Quagliarella? Sì è una bella sorpresa per la Samp, ma aveva già fatto bene ad Ascoli l'anno scorso".
"Non pensa che i suoi giocatori siano poco cattivi in campo?
""Questo lo credete voi, non sono dello stesso avviso. Il fallo tattico serve se si è in difficoltà, altrimenti è inutile, poi si rischia l'espulsione. Poi se qualcuno dei miei sbaglia glielo faccio notare, ma in modo individuale. Non mi piace sparare nel mucchio, sono uno diretto. I giocatori mi devono rispettare per come mi comporto".
"Perchè fa giocare Music sulla destra e non sulla sinistra, fascia che lui predilige come ribadì già l'anno scorso?
""Per me può giocare in entrambe le posizioni. Dato che a destra ho solo Comotto, mentre a sinistra ci sono Pancaro e Balestri, ho bisogno di un uomo sulla fascia destra. Lui è un laterale".
"I convocati verranno diramati al termine dell'allenamento che si è svolto alla Sisport a porte chiuse a partire dalle ore 15.
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