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di Edoardo Blandino
È certamente stata una delle note più positive dello scorso campionato Paolo Zanetti, centrocampista tenace e motivato, che si è rivelato tra gli acquisti migliori della...
di Edoardo BlandinoÈ certamente stata una delle note più positive dello scorso campionato Paolo Zanetti, centrocampista tenace e motivato, che si è rivelato tra gli acquisti migliori della gestione Cairo. Tanta sostanza, a discapito anche di un po’ di qualità, che però il mediano del Toro possiede nel suo dna. Già, perché il 25enne di Valdagno non è il solito incontrista capace solo di rubare palloni. Questo ragazzo è bravo anche bene con la palla tra i piedi, ma soffre ancora psicologicamente la pressione degli incontri ufficiali. Non a caso Novellino diceva di lui che se fosse riuscito a giocare in partita come faceva in allenamento avrebbe fatto un salto di qualità enorme. Il problema è nella testa di Zanetti, che deve solamente convincersi di possedere delle ottime capacità che necessitano solo di essere sfruttate appieno, spavaldamente, senza timore di sbagliare. Ciò che ha fatto vedere al pubblico granata la passata stagione è piaciuto molto, tanto da essere continuamente apprezzato dai tifosi per l’impegno e la grinta che mette ogni volta che scende in campo. Ora è giunto il momento di scrollarsi di dosso quell’ultimo freno inibitore, è arrivata l’ora di salire l’ultimo gradino e compiere il salto di qualità che gli merita. Un centrocampista come lui al top della forma farebbe la fortuna di molte squadre. Zanetti deve solamente rimanere tranquillo e allenarsi, lavorando molto e con calma insieme ai preparatori atletici granata, per evitare noiose complicazioni di tipo muscolare che già in passato lo hanno limitato nei suoi momenti migliori di forma. De Biasi può contare finalmente su una rosa ampia in ogni parte del campo che gli può dare ampia scelta per ogni partita ed anche garanzie di ricambi in caso di necessità. Anche perché diversi giocatori sono capaci di interpretare più ruoli: Zanetti stesso può essere schierato sia in mezzo al campo, sua zona naturale, oppure in fascia destra come spesso lo impiegava Novellino. Certo, nella zona centrale rende meglio, mentre relegato sulla corsia laterale perde efficacia, non essendo abituato a spingere ed arrivare sul fondo, ma è migliorato molto rispetto ai suoi inizi e potrebbe risultare un’arma preziosa nelle gare in cui sarà necessario schierare una mediana solida ed invalicabile (almeno nelle intenzioni). Il mercato non è ancora chiuso, probabile che si registri qualche partenza, ma comunque Zanetti dovrà superare una folta concorrenza per strappare una maglia da titolare, vista l’abbondanza e la qualità del centrocampo granata. Fortunatamente le sfide non lo hanno mai spaventato e lui sembra pronto ad accettare anche questa. Il campionato è alle porte ed i giocatori sono tutti ai blocchi di partenza pronti a scattare. Fra poco ci sarà lo sparo di avvio…
Foto: Maurizio Dreosti
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