Nelle scorse ora Duvan Zapata si è presentato ai media come nuovo giocatore del Torino. Tra le molte domande postegli dai giornalisti presenti nella sala conferenze dell'Olimpico Grande Torino ce n'è stata anche una riguardante un suo possibile arrivo in granata già in passato. La risposta del numero 91 è stata affermativa perché già nell'estate 2017 Zapata fu oggetto dei desideri della società di Urbano Cairo ma fu un matrimonio che non si concretizzò. A confermare di questo affare sfumato fu anche l'agente di Zapata che quell'estate parlò apertamente di Toro e Zapata in esclusiva ai microfoni di Toro News, rivediamo ora i dettagli di quella vicenda.
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Zapata vicino al Toro già nel 2017: la ricostruzione del suo mancato arrivo
Nel 2017 Zapata fu vicino al Toro come dopo-Belotti: alla fine restò il Gallo
—Un intreccio di mercato dal quale il Torino ne è uscito un po' con il cerino in mano è quello risalente all'estate di 6 anni fa. Belotti aveva appena concluso la sua miglior stagione in carriera con 26 reti realizzate in Serie A e il suo nome era segnato sui taccuini di molte big italiane e non solo. Quella che insisteva maggiormente era il Milan che era protagonista dell'estate a suon di acquisti milionari messi a segno dalla coppia Fassone-Mirabelli (come ad esempio i super acquisti a livello economico di Bonucci e Andre Silva). Al Torino giunsero anche una serie di offerte importanti ma mai esattamente pari alle cifre richieste dal patron Cairo e quindi alla fine il Gallo rimase all'ombra della Mole. Come potenziale sostituto il Torino aveva come primo nome quello di Duvan Zapata rientrato alla base Napoli, dopo due ottimi anni di prestito ad Udine. Le offerte granata non furono mai accettate dal club partenopeo, un altro motivo per il quale probabilmente Cairo non diede il via libera alla partenza del centravanti oggi della Roma.
Belotti da allora non raggiunse più i suoi picchi: col senno di poi fu una scelta sbagliata del Toro
—La permanenza di Belotti mise di fatto la parola fine al possibile arrivo del colombiano che passò poi alla Sampdoria dove giocò un solo anno prima del quinquennio glorioso con la maglia dell'Atalanta. Allora il Torino era infatti allenato da Sinisa Mihajlovic che giocava con il suo offensivo 4-2-3-1 e quindi c'era di fatto posto per un solo centravanti. Alla fine del mercato, i soldi risparmiati per Zapata furono spesi per M'Baye Niang. L'esterno francese era un pupillo del tecnico serbo che chiese con forza il suo arrivo, ma quel colpo poi si rivelò un flop assai costoso per le casse del club. Col senno di poi (e ovviamente allora non era così semplice da prevedere) queste scelte non furono azzeccatissime e il Torino avrebbe probabilmente fatto bene a risparmiare l'acquisto di Niang per puntare tutto sull'arrivo di Zapata che in questi 6 anni tra Sampdoria e Atalanta ha dimostrato di essere uno dei migliori bomber della Serie A. Osservando poi l'andamento della carriera in granata di Belotti, oltre all'addio a paramento zero mai accettato dai tifosi del Toro senza un vero e proprio saluto, si potrebbe dire che sarebbe stato giusto cederlo al Milan. Il Gallo non è mai più riuscito a replicare annate come la 2016/17 e puntare su una forza fresca come Zapata avrebbe fatto bene a tutto il mondo granata. Ragionare a conti fatti però è troppo semplice, il colombiano ora è pronto a recuperare il tempo perso e a farsi amare dai tifosi del Toro.
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