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"Nella grigia serata di Minsk, ci ha pensato Simone Zaza ad illuminare il Torino di Walter Mazzarri. Chi l'avrebbe mai detto solo qualche settimana fa? E sono luci d'autore quelle del numero 11, che ha coronato un'altra prestazione ineccepibile con un goal da favola, senz'ombra di dubbio il più bello da quando è arrivato sotto alla Mole. È una rete, quella di Zaza, che racchiude in sé tantissime cose a livello tecnico ma soprattutto mentale e caratteriale.
"LA STERZATA - In una partita che ha fortemente risentito del 5-0 dell'andata, Zaza non si è mai arreso ai ritmi blandi della squadra e ha sempre provato a dare qualcosa in più per portare via la vittoria. Tante combinazioni con Belotti, tante corse per recuperare il pallone e tante sponde e movimenti utili per la costruzione della manovra. Il goal, poi, è stata la logica conseguenza: un'emblema della determinazione dell'attaccante di Policoro, che parte dalla corsia destra anticipando in velocità un avversario per poi entrare in area e saltarne un altro con una sterzata di tacco, il resto è storia...
"E L'ESULTANZA... - È indubbiamente un altro Zaza quello che si è presentato al raduno della nuova stagione. Si potrebbero elencare mille possibili ragioni per spiegare questo cambiamento, a nostro parere ce n'è una che le racchiude tutte: il carattere e la voglia di riscattarsi da una stagione molto al di sotto dei propri standard. In attesa di test probanti (giovedì ci sono i Wolves) sembrano lontani i tempi delle prestazioni incomprensibili, sono più vicini i tempi di un'esultanza ormai virale: braccia larghe ed espressione facciale che normalizza un gesto tecnico che di ordinario non ha praticamente nulla.
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